giovedì 28 maggio 2015

Periostite, cause, sintomi prevenzione e rimedi

CHE COS'E'LA PERIOSTITE TIBIALE




La periostite è un processo infiammatorio a carico del periostio. Il periostio non è nient'altro che la membrana che avvolge le ossa e che svolge una funzione di protezione, nutrimento e rigenerazione ossea. Attraverso questa membrana, i muscoli si inseriscono all’osso tramite strutture tendinee o aponeurotiche. La patologia può interessare un solo osso oppure più elementi dello scheletro.
Nel runner è molto frequente la periostite tibiale. Questa spesso è un’infiammazione del periostio che avvolge la tibia sul lato interno, causata da un aumento del lavoro all’origine del muscolo tibiale posteriore dall’osso, causato spesso da:
  • – Piede cavo: il piede cavo mette eccessivamente in tensione le strutture posteriori;

  • – Pronazione del piede: il muscolo tibiale posteriore, essendo un supinatore, viene eccessivamente caricato nei piedi dei pronatori.




L’iperpronazione (piede piatto) è un altro fattore che può provocare un aumento di stress a carico dei muscoli della gamba durante l’attività fisica. Anche le persone con arco plantare molto pronunciato possono sviluppare disturbi da periostite tibiale poiché questo tipo di piede ha scarsa capacità di assorbire gli shock.

LE CAUSE
La periostite tibiale può mostrarsi quando i muscoli anteriori della gamba sono sottoposti a stress determinato da corsa, soprattutto su superfici dure o in punta di piedi a lungo. Nei corridori, in particolare, le cause che più frequentemente scatenano la periostite sono:

1) Errata distribuzione del carico provocata da un’asimmetria nell’appoggio.
2) Scarpe non idonee o prive di un’adeguata capacità di ammortizzazione.
3) Corsa in discesa.
4) Sovrappeso.


SINTOMI
Il sintomo principale con cui si presenta la periostite tibiale è un forte dolore circoscritto al margine mediale della tibia e può interessare una zona più o meno ampia della stessa.
Quando la patologia è nel suo stato iniziale, il dolore alla tibia scompare dopo aver percorso pochi chilometri, ma poi tende a ripresentarsi in maniera costante rendendo impossibile l’allenamento. In alcuni casi, può manifestarsi anche quando si è in fase di riposo.
Un primo controllo medico può rivelare la presenza della periostite tibiale. Infatti, il soggetto interessato avverte dolore alla presso-palpazione o anche attraverso la flessione plantare delle dita e del piede. In alcuni casi, si può notare un certo gonfiore nell’area interessata. L’esame radiografico consente di individuare situazioni anormali a carico del periostio. La scintigrafia ossea, in caso di esito negativo, consente di escludere altre patologie (es. fratture da stress)

POSSIBILI RIMEDI
Un intervento corretto deve prevedere il riconoscimento ed il trattamento efficace del difetto meccanico. La terapia deve inizialmente eliminare l’infiammazione locale e successivamente portare ad un recupero sportivo graduale, dopo aver compensato o corretto il piede. Un primo obiettivo, quindi, è evitare la cronicizzazione della patologia. A tal proposito, è caldamente consigliato un stop dall’attività sportiva per alcune settimane non appena ci si rende conto di avere la periostite tibiale (tramite controlli medici). L’infiammazione locale può essere eliminata in 3 modi:
  • Terapia medica: si avvale dei farmaci anti-infiammatori e mio-rilassanti.
  • Terapia infiltrativa: si può avvalere dei cortisonici somministrati per via locale. Una terapia più sicura, però, è rappresentata dalle infiltrazioni di ossigeno-ozono, che hanno effetti anti-infiammatori, senza gli effetti negativi dei cortisonici.
  • Terapia fisica: i mezzi fisici più adeguati a sfiammare localmente una periostite tibiale sono la tecarterapia e l’ultrasuonoterapia.
Si può anche intervenire con la crioterapia (particolare terapia che fa uso del ghiaccio). Se al termine di questa prima cura il problema non passa, il medico quasi certamente consiglierà degli esami più approfonditi (risonanza magnetica o scintografia, in modo da escludere eventuali fratture da stress) e, quindi, cure adeguate alla situazione rilevata.
Sicuramente, passato il problema, è necessario prepararsi al meglio prima di riprendere l’attività sportiva, come ad esempio una riabilitazione muscolare piuttosto che la scelta di scarpe adeguate, oltre che di solette o plantari in grado di migliorare l’appoggio del piede e proteggerlo da ulteriori traumi.
PREVENZIONE
Il modo migliore per prevenire la periostite tibiale è l’allungamento e il rafforzamento dei muscoli della gamba, indossare calzature con buona capacità di assorbimento degli shock, evitare di correre su superfici dure o di correre eccessivamente o di saltare in punta di piedi. Sono inoltre importanti solette o ortesi che offrano sostegno all’arco plantare per iperpronazione.


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