mercoledì 18 marzo 2015

Mal di Gambe

Chiunque ha provato l'esperienza del mal di gambe che tipicamente si accusa nei giorni successivi ad un forte impegno muscolare, come nel caso di un lungo allenamento in salita e discesa. Il male si protrae per qualche giorno e può essere così forte da ostacolare gravemente il movimento e portare a situazioni ove il controllo motorio dell'arto inferiore è così incerto da rappresentare causa di distorsioni.




Il male va ricondotto non all'impegno muscolare durante la salita, ma alle specifiche condizioni di lavoro dei muscoli durante la discesa. 


Infatti, durante la discesa i muscoli delle gambe sono impegnati in una modalità di contrazione definita come "contrazione-allungamento". E' facile verificare questa condizione ponendo una mano sul quadricipite della gamba che si appoggia su un gradino quando si scendono le scale: il muscolo si contrae e contemporaneamente, tenuto conto che il ginocchio si flette, si allunga. La modalità di "contrazione-allungamento" comporta lo sviluppo di forze molto elevate nel ventre muscolare che sono causa di lesioni e microtraumi.
L'entità delle lesioni è variabile: da una frammentazione e disorganizzazione della trama macromolecolare, sino alla vera e propria rottura (strappo) delle cellule muscolari le quali vanno incontro ad un processo di necrosi, esse cioè muoiono. Al loro posto si forma un tessuto di riparazione, detto tessuto cicatriziale, e pertanto si verifica una perdita netta di componente muscolare. Il mal di gambe quindi, non ha nulla a che vedere con l'accumulo di acido lattico, un metabolita che può accumularsi rapidamente nei muscoli (e nel sangue), ma che altrettanto rapidamente viene rimosso. 

Micro lesioni e recupero
Un recente studio ha caratterizzato l'entità delle micro lesioni muscolari mettendole in relazione alle capacità prestative dei muscoli stessi nei maschi e nelle femmine. 

Lo studio prevedeva un protocollo di sovraccarico finalizzato ad indurre micro lesioni. Al soggetto veniva successivamente chiesto di quantizzare il dolore: è interessante e relativamente semplice la tecnica usata la stima del dolore che, trattandosi di una sensazione soggettiva, non è facilmente traducibile in numeri. Il metodo si basa sul mostrare al soggetto un segmento graduato da 0 a 10: al soggetto viene chiesto di segnare un punto sul segmento corrispondente all'intensità del dolore (0 nessun dolore, 10 massimo dolore). Così si realizza, su una scala graduata, una trasformazione di un segnale da analogico a digitale. Veniva inoltre misurata la capacità dei muscoli di sviluppare forza prima e successivamente alle micro lesioni.




Nei maschi
, le micro lesioni causano una riduzione del 14% della forza massima la quale ritorna al valore normale dopo circa 4-5 giorni. Presumibilmente questa riduzione include una componente inibitoria legata al dolore che impedisce al soggetto di sviluppare la massima forza, infatti l'entità delle micro lesioni è troppo limitata per giustificare la riduzione di forza. Simile era la riduzione della massima velocità con cui i muscoli sviluppano forza, anche se questa aumentava rispetto al normale dopo soli 4 giorni dalle micro lesioni . Si interpreta questo dato come un preciso effetto allenante riconducibile ad una facilitazione dell'attivazione neuro-muscolare.



Nelle donne
, in seguito a micro lesioni, la forza massima si riduce in modo paragonabile ai maschi. Non si verifica invece alcuna variazione della velocità di generazione della forza e pertanto nessun effetto allenante in termini di attivazione neuro-muscolare. (Si noti che nelle donne, la forza massima è mediamente inferiore del 42% rispetto ai maschi, e la massima velocità di sviluppo di forza di ben il 55%)


mercoledì 11 marzo 2015

Non solo correre...... scoprite l'importanza della camminata

Camminare per stare bene

Indossa il tuo contapassi e comincia i tuoi 10.000 passi per vivere bene: questo lo slogan lanciato dalla Società italiana dell'obesità, che ha individuato in questa attività motoria, svolta per un ora al giorno, la più facile soluzione per combattere il soprappeso.
Analoga raccomandazione viene dall'OMS: per migliorare la salute basta un'ora al giorno di cammino anche non continuativo. 



   

Nuove ricerche ne hanno misurato i benefici: un recente studio condotto dalla Clinica Pediatrica dell’Università di Verona, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, ha identificato nella camminata costante a 4 Km all'ora, per intenderci la velocità che si tiene quando si porta a spasso il cane, la perfetta andatura “sciogli grasso”, cioè quella che consuma la maggiore percentuale di calorie (il 40%) derivante dai grassi. In sostanza, a parità di tempo, se è vero che più si va veloce e più si consumano calorie, è altrettanto vero che la fonte di energia utilizzata cambia significativamente a seconda del tipo di sforzo. Maggiore è lo sforzo e maggiore è l'utilizzo di carboidrati. 



Diminuendo l'intensità dell'attività motoria, invece, l'organismo attinge sempre meno dai carboidrati per preferire la fonte energetica dei depositi adiposi. In pratica, un ragazzo soprappeso di 70 kg che cammina per 40 minuti a 4 km/h, brucia 150 calorie e 6 g di grasso. Se lo stesso ragazzo, però, cammina a 6 km/h, brucia le stesse calorie nel tempo inferiore di 27 minuti, ma i grassi consumati si riducono a soli 3 grammi. L'attività motoria del camminare è particolarmente benefica per tutta la popolazione, senza alcun distinguo tra grassi e magri. 





E' un'attività semplice, adatta a tutti, che non richiede un impegno particolare, ma che può prevenire e, in alcuni casi risolvere, problemi metabolici, cardiovascolari, posturali, pressori. Allontana il rischio di osteoporosi, di diabete, di ictus e infarto. E tutto questo praticando una leggera attività motoria! Gli effetti postivi di questa attività sono evidenti soprattutto a livello osteoarticolare e cardiorespiratorio. E' infatti noto che i muscoli, se poco utilizzati, vanno incontro a una perdita di tono e di forza, di elasticità e scioltezza articolare. Quadri di rigidità mattutina, tipici di una artrosi iniziale, si riducono con una camminata di almeno venti minuti ripetuta per quattro, cinque volte alla settimana. L' attività fisica, poi, è l' unico rimedio naturale, quindi non farmacologico, in grado di aumentare la percentuale nel sangue del cosiddetto “colesterolo buono”. Non solo, le calorie vengono bruciate e non accumulate nell' organismo sotto forma di trigliceridi. 





Lo strumento che conta al posto nostro
Come fare per contare con esattezza questi 10.000 passi? Nessun problema: ci pensa il contapassi, altrimenti detto pedometro, uno strumento che indica il numero di passi fatti, la distanza percorsa e persino le calorie consumate.

Lo utilizzano i podisti “professionisti” quando, stanchi di allenarsi su percorsi misurati al millimetro, decidono di farsi una sgambata. Almeno l'80% degli atleti non è, infatti, in grado di stimare la distanza in base al tempo impiegato, soprattutto quando non è in gara e il percorso non è perfettamente scorrevole. A maggiore ragione questa incertezza è comune a noi “atleti della domenica” che, pur avendo esigenze di performance decisamente inferiori, siamo comunque interessati a valutare almeno quanto abbiamo camminato e quante sono state le calorie bruciate. Ecco che allora il contapassi diventa molto utile. 




Il contapassi usa un sensore che registra ogni passo compiuto. Dopo avere impostato la lunghezza del proprio passo, il pedometro calcolerà il numero di passi compiuti e la distanza approssimativa percorsa. E' evidente che la precisione della misurazione dipende dall' accuratezza della taratura della lunghezza del passo, che viene misurata come media di un certo numero di passi: per esempio, se si cammina per dieci passi, si misura la distanza percorsa e la si divide per dieci. 10.000 passi al giorno possono mantenerci in salute. E si tratta di passi “qualsiasi”: che siano eseguiti facendo la spesa, guardando le vetrine, o portando a spasso il cagnolino, poco importa.

Il contapassi è uno strumento che può essere utile per tutti quei podisti che sono soliti cambiare percorso di allenamento oppure per esordienti che intendono monitorare la propria performance in maniera semplice ed immediata. Il contapassi è utile soprattutto per chi desidera fare un’attività fisica moderata: addirittura è utile per controllare quanti chilometri percorriamo al giorno anche semplicemente nel percorso casa-lavoro o per andare a fare la spesa e calcolare di conseguenza il dispendio energetico, mantenendosi in forma. 




Attività fisica nei paesi sviluppati
L'inattività uccide quasi quanto il fumo: la sedentarietà è, infatti, il secondo fattore di rischio per la salute dopo il tabacco; al contrario, una modica attività fisica produce un benessere sia fisico che mentale, riducendo di circa il 50% i rischi di patologie legati all'inattività (malattie cardiovascolari, diabete negli adulti, obesità) e determinando un calo sostanziale del rischio di ipertensione, osteoporosi e delle conseguenze psicologiche della vita sedentaria (stress, ansietà, depressione e senso di solitudine).

L'attività del camminare è decisamente aerobica, non ci sono strappi violenti e le energie provengono prevalentemente dalla respirazione (combustione di glucidi e lipidi in presenza di ossigeno). Camminare favorisce l'attività dei polmoni ed il lento e regolare movimento della cassa toracica che a sua volta è un massaggio per tutti gli organi ivi contenuti, come pure per i polmoni stessi, il cuore, il fegato, i reni e lo stomaco. 




Camminare è una pratica salutare per i nostri piedi. Nel piede la struttura ossea occupa la parte superiore, sotto c'è la polpa, un'ampia massa riccamente vascolarizzata. Quando si cammina questa massa viene, alternativamente nei due piedi, compressa e rilassata. Il sangue venoso viene spinto in alto, quello arterioso aspirato in basso. I piedi in cammino sono quindi due potenti pompe che affiancano ed aiutano la pompa principale, il cuore. Secondo la riflessologia, inoltre, alle varie zone sulla pianta del piede corrispondono gli organi del corpo (cuore, fegato, polmoni, ecc..) e quindi ogni passo è un massaggio tonificante e benefico per tutto il corpo.

Come un noto scrittore francese descrive in modo molto poetico, camminare è un'esperienza sensoriale totale: “Chi cammina esplora lo spazio in lungo e in largo ma compie lo stesso percorso anche attraverso il suo corpo che assume le dimensioni di un continente la cui conoscenza è sempre in divenire. Il corpo di chi cammina partecipa con tutte le sue fibre al pulsare del mondo, tocca la terra o i sassi, le sue mani accarezzano la scorza degli alberi o si rinfrescano nei ruscelli, fa il bagno negli stagni o nei laghi, si lascia penetrare dagli odori. Ode le grida degli uccelli, il fremito dei boschi, gli scoppi dei temporali. Conosce le piaghe, la pioggia gli bagna i vestiti, gli infradicia le provviste e riempie di fango i sentieri. Il freddo rallenta la sua marcia e il caldo gli incolla i vestiti sulla pelle mentre il sudore gli cola sulla fronte” 

domenica 8 marzo 2015

Adidas Micoach Fit Smart White


Adidas miCoach Fit Smart - White M33704


Imposta e raggiungi i tuoi obiettivi o realizza piani di allenamento con Adidas miCoach Fit Smart un dispositivo semplice da utilizzare che ti terrà sempre sulla strada giusta.
Misura in tempo reale la frequenza cardiaca senza nessuna fascia toracica grazie al sensore integrato. Inoltre potrai utilizzare l'app miCoach Train and Run per impostare obiettivi settimanali e personalizzare il tuo piano di allenamento.



Cinturino in silicone morbido al tocco
Display 17x11 a matrice di LED
Sensori: accellerometro, cardiofrequenzimetro ottico continuo Mio
Batteria 200 mAh agli ioni di litio - tempo di ricarica 3 ore
Durata batteria fino a 5 giorni con una ricarica . 1 ora di allenamento al giorno
Memoria dati: fino a 10 ore di dati di allenamento
Protocollo RF Bluetooth 4.02, 4 GHz
Peso: 47/50 grammi (piccola/Grande)
Dimensioni: Larghezza 34 mm, Altezza 12,17 mm, 184 mm (piccolo) 207 mm (grande)
USB dock di ricarica 



Prezzo di listino Adidas € 199,95




giovedì 5 marzo 2015

Scarpa del mese (Marzo 2015) MIZUNO WAVE IMPETUS 2

Mizuno vi presenta la seconda versione della scarpa Wave Impetus!!Mizuno Wave Impetus 2 - Yellow/Blue J1GE1413-25
Presenta un design lievemente rivisitato, conservando una calzata confortevole e morbida!!
Realizzata per garantirti una calzata confortevole e morbida la Mizuno Wave Impetus è una compagna perfetta per i tuoi allenamenti su strada.
Tomaia in mesh e materiale sintetico per la massima traspirazione.
Resistente gomma al carbonio X10 che garantisce una maggiore durata nelle aree ad alto impatto e assicurando maggiore aderenza all'impatto del tallone.
Tecnologia di ammortizzazione Parallel Wave che disperde in modo uniforme gli shock lungo tutta la suola e assicura una stabilità superiore.
Tecnologie:
Mizuno X10

X10

L'X10 è una mescola in gomma e carbonio più resistente, che consente maggior resistenza nelle aree ad alto impatto e fornisce più trazione nell'area del tallone.
Mizuno Wave

WAVE

Ispirato alla natura, il Wave è la tecnologia per l'intersuola più efficace del settore. Il Wave con la sua forma unica aiuta la scarpa a disperdere la forza dell'impatto sui piedi con um migliore ammortizzamento riscontrabile ad ogni passo.
Peso 290 grammi (numero 42 uomo)
Peso 250 grammi (numero 38 donna)

Colori Uomo:
      

Colori donna:

   



lunedì 2 marzo 2015

Energy Drink fatti in casa

Centrifugato ACE



Arancia e semi di lino


5 arance sbucciate
3 cucchiai di olio di semi di lino spremuto a freddo
Versate nel frullatore gli spicchi d'arancia e l'olio di semi di lino. Aggiungete un po' d'acqua fredda - ne servirà circa un bicchiere - e frullate. Potete sostituire l'olio di semi di lino con olio di semi di canapa. Le arance sono una buona fonte di magnesio, potassio e vitamine del gruppo B. L'olio di semi di lino rallenta il rilascio degli zuccheri della frutta nel sangue, garantendo una vera e propria scorta di energie per le ore successive.

Pepe di Cayenna


1 fettina di limone
1 pizzico di pepe di Cayenna
1 bicchiere d'acqua
Ecco un energy drink adatto in qualsiasi momento della giornata, per mantenere elevati i livelli di idratazione dell'organismo. In un bicchiere d'acqua fresca spremete una fettina di limone e aggiungete un pizzico di pepe di Cayenna, quindi mescolate. Il pepe di Cayenna aiuta a recuperare le energie ed è benefico per il cuore.

Mele Banane e Miele

2 banane
1 mela
1 cucchiaio di Miele
Lavate accuratamente la mela e tagliatela a tocchetti senza sbucciarle. Sbucciate le banane e fatele a fettine.
Centrifugate la mela e frullate la banana. Versate poi il purè di banana nel boccale della centrifuga insieme alla mela e centrifugate per brevissimo tempo (altrimenti la banana, più pastosa, rischia di bloccare la centrifuga).
Versate il succo ottenuto in un bicchiere e unite il miele mescolando bene.
Bevete subito il centrifugato.

Ace

2 Arance
1 Limone
1 Carota
Lavate con attenzione tutta la frutta e la verdura sotto l’acqua corrente. Pelate la carota, sbucciate le arance e il limone e riducete tutto in tocchetti.
Centrifugate bene frutta e verdura e consumate subito.
Per ottenere il massimo delle vitamine e dei sali minerali, preferite frutta e verdura biologica, di stagione e ben matura.
Potete sostituire una delle due arance con due fette di ananas. Se preferite, una volta centrifugate le verdure, potete filtrare il tutto per ottenere così un succo di frutta.