venerdì 13 febbraio 2015

Quanto è importante essere magri per migliorare la propria corsa?

Il peso per un podista è determinante ai fini della prestazione sportiva, addirittura assume importanza pari all'allenamento!


Un podista che si pone come obiettivo il
raggiungimento di un miglioramento in termini
cronometrici, non può trascurare i vantaggi
che si possono avere riducendo l’eccesso di 
massa grassa.







Principalmente dobbiamo precisare che; dimagrire vuol dire perdere massa grassa e non perdita di massa muscolare. Il podista non necessita di grandi masse muscolari, ma la tonicità muscolare ci protegge da possibili infortuni e crea serbatoio per le scorte di glicogeno.
Il muscolo è un tessuto vivo in continuo
rinnovamento e con richieste metaboliche
nettamente superiori rispetto al tessuto
adiposo (quasi dieci volte), infatti, un
miglior tono muscolare aiuta a bruciare
maggiori calorie anche durante l’attività
fisica.


Molti allenatori consigliano spesso ai loro atleti di migliorare il livello di soglia anaerobico, definito come: l'intensità di corsa che segna il confine tra il meccanismo aerobico ed anaerobico, suggerendo ripetute di ogni genere (lunghe, medie, brevi, scatti in salita..) invece è di fondamentale importanza suggerire anche il controllo della percentuale di massa grassa, perché non tutti sanno che all'aumentare della percentuale del grasso corporeo si ha un aumento proporzionale anche della frequenza cardiaca.
È importante sottolineare che, se si supera il ritmo cardiaco massimale, si hanno molte possibilità di sconfinare nel sistema anaerobico lattacido, con conseguente consumo di zuccheri e non di grassi. In queste condizioni l’atleta raggiunge prima quel valore di frequenza cardiaca, in cui il metabolismo corporeo passa dall'aerobico all'anaerobico, cioè l'organismo deve trovare energia da molecole precostituite e non riesce più ad utilizzare l'ossigeno, con accumulo di acido lattico.
La presenza di acido lattico nei muscoli determina uno stato di intossicazione delle cellule che si traduce nella sensazione di fatica muscolare  mettendo in crisi la contrazione muscolare e quindi la prestazione stessa.
È fondamentale ricordare che il successo sportivo dipende non solo da una corretta pianificazione dell’allenamento, ma anche da un monitoraggio continuo della composizione corporea con un occhio particolare rivolto al controllo della percentuale di massa grassa e della sana alimentazione.

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