Nelle ore che precedono un’allenamento, una gara o comunque una performance di endurance, ma anche di potenza e forza dove viene utilizzato il metabolismo aerobico e il metabolismo anaerobico lattacido, è cosa importante ricercare un certo mantenimento della glicemia, o comunque non assumere cibi troppo zuccherini che causerebbero un brusco apporto di zuccheri nel sangue con conseguente innalzamento dell’insulina e successiva ricaduta dei livelli energetici
Ecco che la scelta nutrizionale giusta è quella di mangiare anchecarboidrati ad alto indice glicemico, che creino quindi un alto carico glicemico, ma nelle ore precedenti e lontane dalla performance sportiva, anche nelle ore dei giorni precedenti, che verranno immagazzinati sotto forma di glicogeno muscolare ed epatico pronti all’uso e limitare lacolazione del giorno gara ad una fonte di carboidrati complessi ma che non creino un elevato carico glicemico, quindi senza zuccheri semplici e raffinati quali miele marmellate e saccarosio, in modo da non elevare eccessivamente la glicemia e mantenere al tempo stesso un adeguato livello di energie.
Due sono gli
svantaggi che conseguono ad un repentino aumento dell’insulinemia:
svantaggi che conseguono ad un repentino aumento dell’insulinemia:
1. l’insulina ha il compito di riabbassare la glicemia nel sangue, pericolosa per la salute, veicolando gli zuccheri o nei muscoli se vi è attività fisica e/o riserve di glicogeno muscolare ed epatico da riempire o negli adipociti del tessuto adiposo dove vengono stoccati come grasso corporeo; questo abbassamento repentino della glicemia può portare a ipoglicemia paradossa con un brusco abbassamento dei livelli di energia
2. un eccessivo livello di zuccheri nel sangue rende il metabolismo gluicidico la fonte di energia principale per il lavoro muscolare inibendo la potenza lipidica e l’ossidazione dei grassi intramuscolari e degli adipocidi, metabolismo lipidico importante un una prestazione aerobica di durata per limitare e ritardare l’esaurimento delle scorte di glicogeno, situazione in cui la performance atletica può continuare solo a intensità più bassa (il così detto “muro” in maratona per esempio o le “gambe vuote” nel ciclismo)
Fiocchi di avena integrale, frutti rossi come more e lamponi per il loro elevato contenuto di antiossidanti naturali necessari per contrastare lo stress ossidativo e limitare il danno dei radicali liberi prodotti con l’allenamento e il metabolismo aerobico e latte parzialmente scremato
CARBOIDRATI : 85 g
PROTEINE : 25 g
GRASSI : 10 g
Fonte: Stefano Mosca.it
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