La corsa lenta è un sistema di allenamento adatto per il
“periodo di costruzione”, in cui si buttano le basi di resistenza necessarie
per preparare poi ogni specialità, dalle gare brevi fino alla maratona.
E’ un’ allenamento per “stare sulle gambe”, per adattare
tendini e legamenti a sopportare lo stress meccanico di tanti chilometri. Si
esegue quindi a ritmo blando, di 40″- 50″ più lento della SAN velocità di soglia
anaerobica, con percezione dello sforzo facile.
Come erroneamente si crede il LENTO non è un’ allenamento di
dimagrimento; è vero che a bassa andatura il consumo dei grassi è maggiore che
alle andature alte, ma il consumo calorico non è alto (e quindi i grassi
corporei utilizzati sono poche decine) e comunque è principalmente da grassi
intramuscolari e non tessuto adiposo localizzato.
Deve essere un pò più sostenuta l’andatura per migliorare la
potenza lipidica, cioè la capacità del corpo di utilizzare meglio il grasso a
scopo energetico, a tutto vantaggio del risparmio di glicogeno muscolare per il
mantenimento di un ritmo elevato di corsa.
Correndo a digiuno e ipoglicemici dalla sera prima (12 ore)
il consumo dei grassi è naturalmente enfatizzato dai bassi livelli di insulina.
Fonte: Stefano Mosca.it