Allenarsi a digiuno aiuta il nostro organismo a bruciare più grassi, ma attenzione, bisogna rispettare alcune precauzioni.
L'allenamento a digiuno, come indica il nome
stesso, si basa su una semplicissima
premessa: praticare uno sforzo senza fare
colazione. Comunque, bisognerebbe bere un
bicchiere d'acqua o una tazza di tè
possibilmente senza zucchero.
Correre a stomaco vuoto – per circa 30 minuti
ad andatura lenta non rappresenta un problema
fisiologico, soprattutto nei runners
correttamente allenati.
L’organismo dispone di riserve sufficienti per
potere sopportare delle sedute di allenamento
d’intensità moderata senza assumere calorie
prima di eseguire lo sforzo.
Consigli da tenere presenti:
durante la notte è unicamente il glicogeno
epatico che si esaurisce. Il carburante
necessario per sostenere lo sforzo,
immagazzinato nei muscoli, rimane intatto.
Tuttavia, l'allenamento a digiuno mobilita la
filiera di lipidi più precocemente. Molti
corridori preferiscono questo tipo di seduta
per perdere peso (a volta si parla del
desiderio di «asciugare il fisico») e per
migliorare il proprio livello di performance,
quando le riserve di carboidrati sono in gran
parte esaurite.
Vantaggi ma anche inconvenienti...
Praticare l'allenamento a digiuno
sviluppa una migliore capacità a mobilitare
dell'energia. Uno studio pubblicato nel 2008
ha dimostrato che gli atleti che praticano
regolarmente sport di resistenza bruciano più
facilmente i grassi – e in concomitanza
preservano maggiormente le riserve di
glicogeno – rispetto ai soggetti sedentari o
poco allenati, inoltre ricostituiscono più
rapidamente e più naturalmente le riserve
post-sforzo.
Attenzione però; Correre ripetutamente e per
troppo tempo a stomaco vuoto, può favorire la
comparsa di uno stato di stanchezza, mal di
testa e disturbi gastrici. È importante essere
moderati nella frequenza e nella durata
di questo tipo d'allenamento e ascoltare
sempre il proprio corpo.
Precauzioni da prendere
- L’allenamento a digiuno non è consigliato
nella pratica di uno sport di resistenza.
Consiglio sempre di sottoporsi a
visita medica per essere certi di non soffrire
di diabete non ancora diagnosticato, poiché
favorisce brutte ipoglicemie.
- La sera prima dell'allenamento a digiuno
bisogna consumare una cena ricca di
carboidrati lenti per migliorare le riserve
di glicogeno.
- Essere prudenti e rispettare una vera
progressività nella durata di queste uscite
mattutine. È necessario verificare il modo in
cui l'organismo li tollera e aumentare la
durata d'allenamento con moderazione.
- Non partire all'avventura
conosciuti che permettono d’interrompere la
seduta se le sensazioni non sono buone
vertigini, sensazione di fame, ecc.. ecc..)
- L'andatura da sostenere durante un
allenamento a digiuno è la stessa di un
normale lento (non più del 70% della
frequenza cardiaca massima). Evitare gli
sforzi frazionati.
- Mangiare subito dopo lo sforzo.
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