In inglese si definisce The Wall. Ma che cosa succede al nostro corpo e al nostro cervello quando proprio non riusciamo più ad andare avanti?
La spiegazione è abbastanza semplice, durante l'allenamento o la gara il nostro organismo esaurisce le riserve di Glicogeno epatico e muscolare "Il glicogeno è un polimero (omopolimero) del glucosio. È l'analogo dell'amido, un altro polimero molto ramificato del glucosio." e deve per forza iniziare a consumare le scorte, date da gli acidi grassi, i quali sono molto meno efficaci ed energetici.
Ovviamente a parità di velocità e sforzo la fatica aumenta vertiginosamente entrando in un turbine di disagio, di conseguenza il passo diminuisce ed è tutta colpa del cervello che per paura di esaurire tutte le scorte invia impulsi a tutta la muscolatura per farla rallentare, da qui nascono tutti i disturbi motori che si vedono all'arrivo di tutte le competizioni lunghe (maratone e ultra), la corsa diventa rigida e goffa in più il nostro corpo si inarca, aumentando notevolmente il rischio di infortuni.
In qualche modo possiamo prevenire questo muro che ci si può presentare davanti, seguendo questi piccoli consigli:
- Razionalizzare bene le proprie forze, considerando la possibilità che il muro arrivi.
- Cominciate a pensare che questo muro, quando arriverà, sarà passeggero.
- Concentrarsi il più possibile sui movimenti e sulla respirazione.
- Cercare di stare il più calmi possibile (l'ansia ha effetti negativi sui processi mentali).
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